La razza del gatto Balinese nacque per caso, negli anni quaranta.
Un cucciolo di Siamese a pelo lungo nacque in una cucciolata di soli siamesi a pelo corto, insomma, un gattino anomalo.
Inizialmente questi gattini anomali erano mal tollerati nelle esposizioni feline, ma due allevatrici americane decisero che questi gattini erano belli e pieni di fascino, che era ingiusto riservare loro questa pessima accoglienza e si impegnarono per tutelare la nuova razza, allevandoli e facendoli riprodurre.
Le cucciolate nate erano composte totalmente da gatti Siamesi a pelo lungo: era nata una nuova razza, il Balinese.
Pian piano, col tempo, la razza si sviluppò e divenne sempre più numerosa.
Nel 1968 fu persino fondato un club in suo onore e in seguito venne anche riconosciuta da parecchie associazioni.
Questo gatto è diffuso specie in America Settentrionale, solo negli ultimi anni ha avuto successo anche in Italia.
Gatto Balinese: origine e storia
Il Balinese somiglia tantissimo al siamese, l’unica caratteristica che lo distingue è quella di possedere un mantello a pelo semilungo anzichè corto.
Il mantello è chiaro, bianco o avano, con macchie di colore più scuro, chiamati points: orecchie, muso, coda e punta delle zampe.
Alcune varietà di Balinese vengono chiamate con il nome “Giavanese“.
Una grande caratteristica del Balinese, come quella del Siamese, sono gli occhi: blu o azzurri, ma sempre molto penetranti, leggermente obliqui e a forma di mandorla.
Non devono tendere ad essere strabici. Il colore degli occhi può dipendere da quello delle punte.
La testa del Balinese è a forma di triangolo. Il muso non ha interruzioni e dislivelli al livello dei baffi. Il muso è sottile, il mento molto solido, le orecchie lunghe e appuntite.
Il corpo è medio, lungo e snello, l’ossatura è fine e la muscolatura allungata. Le spalle non devono essere troppo larghe, le zampe posteriori sono leggermente più alte delle anteriori.
Le zampe sono arrotondate e ovali. Zampe, corpo e coda devono essere perfettamente proporzionati.
La coda è lunga, sottile, affilata e ha l’aspetto di una piuma, essendo ricoperta da pelo morbido e setoso.
Il mantello deve essere privo di sottopelo lanoso, deve essere più lungo sulle spalle, nella coda e attorno al collo, liscio lungo il resto del corpo. Le orecchie devono essere anch’esse pelose.
Il Balinese, pur essendo snello e magro, deve fare attenzione alla linea, è preferibile nutrirlo una sola volta al giorno, ma in modo abbondante.
Non deve essere pettinato spesso, nella sua pelliccia è raro che si formino nodi. Due volte alla settimana sono sufficienti per garantire la bellezza del gatto.
I Balinesi non hanno spesso problemi di salute, la loro maturità sessuale viene raggiunta prima delle altre razze. Sono molto prolifici: la media dei cuccioli è da tre a sette gattini.
I difetti della razza sono: occhi non blu, naso non colorato, poca salute, coda difettosa e non setosa, zampe posteriori deboli.
Gatto Balinese: carattere e psicologia
Anche da questo punto di vista il Balinese è del tutto simile al Siamese.
Detesta starsene da solo, e ama invece prendere parte a tutto quel che fa il suo compagno umano.
E’ affettuoso, molto legato ai suoi amici umani, e in modo particolare a chi si occupa di lui. Dialoga tramite una vasta gamma di suoni acuti o gravi.
Ama condividere tutto, è impossibile tenergli nascosto qualcosa, vuole provare tutto, è attento e sveglio.
E’ preferibile dargli un compagno o una compagna, per non farlo sentire solo quando il padrone o la padrona non sono con lui, consigliabile magari un gatto della stessa razza.
I Balinesi sono dei genitori fantastici, partecipano ai giochi dei loro gattini e gli dedicano molte cure, più delle altre razze.