Quando si parla di animali e di adozioni spesso ci si chiede se sia davvero giusto pagare delle somme di denaro per portare a casa il tanto desiderato cucciolo. Nessuno vita ha un costo e nessun essere vivente dovrebbe essere comprato: i più sostengono che per fare un’opera di bene sarebbe più giusto adottare un animale bisognoso, non uno di razza.

Gli allevatori tuttavia non la pensano in questi termini: se per vendere intendiamo speculare sulla pelle dei cuccioli con lo scopo di arricchirsi, certamente la risposta sarà negativa, ma questo non è quello che fa un allevatore serio che ama gli animali.

Vendita di animali online: è immorale?

Il nostro paese sta sempre più diventando pet friendly: ristoranti, alberghi, perfino supermercati oggi permettono l’accesso ad animali domestici, in quanto sempre più famiglie decidono di adottare un amico a quattro zampe.

Oltre ai canili e ai classici allevamenti, molti preferiscono rivolgersi al web, e acquistare animali online, un metodo senza dubbio molto veloce e pratico, che permette di parlare con il venditore a distanza, vedere foto e video, in modo da scegliere in totale tranquillità il cucciolo preferito.

Ma vendere animali online può essere considerato immorale? Ci siamo fatti più volte questa domanda, e leggendo gli annunci degli animali in vendita, ci siamo accorti che gli allevatori hanno delle spese da sostenere per effettuare vaccini e visite periodiche all’animale nei primi mesi di vita, inserire microchip, ritirare il libretto sanitario e, in caso di cani di razza, ottenere le certificazioni del pedigree. Senza considerare le spese per il cibo e l’igiene del cucciolo e, perché no, anche la pazienza e la professionalità per educarlo da piccolissimo a non mordere o a fare i bisogni all’aperto.

Se vediamo quindi l’adozione in quest’ottica, pagare una somma per un animale diventa molto più comprensibile, una sorta di rimborso per l’impegno, la cura ed il lavoro fatto da chi se ne è occupato fin dalla nascita.

Sí all’acquisto per combattere il randagismo

Un altro punto importante che ci preme sottolineare nella vendita degli animali riguarda il senso di responsabilità. Se per esempio, pur non avendo molta fame, ci venisse proposto del cibo gratuitamente, sicuramente noi accetteremo l’offerta ma non ce ne cureremo molto, magari ne butteremo via anche una parte. Ma se invece, quel cibo avessimo dovuto comprarlo con il nostro denaro, allora molto probabilmente lo tratteremo con più cura.

Lo stesso accade nell’acquisto di un animale: il cane gratis, in poche parole, non permette, specialmente ai poco convinti, di riflettere con attenzione sull’adozione. Spendere una somma del nostro tanto sudato denaro è un buon deterrente anche nei confronti degli abbandoni, e non a caso studi confermano che ad essere abbandonati con incredibile frequenza sono proprio i cani meticci, dietro ai quali spesso girano persone e denaro tutt’altro che puliti.

Conclusione: uno spunto di riflessione

Il nostro messaggio vuole quindi sensibilizzare sul tema della vendita degli animali, sia online che non, in quanto è del tutto ingiusto puntare il dito verso persone che con professionalità e passione, lavorano seriamente ogni giorno per permettere ai cuccioli di crescere in serenità, senza sviluppare indoli aggressive e nelle ideali condizioni di salute e igiene.

Quando ci chiediamo se sia etico o meno pagare per adottare un cucciolo, ci dovremmo anche interrogare se sia davvero giusto tenerlo al guinzaglio, o fargli passare lunghe giornate in casa quando la sua natura è quella di stare all’aria aperta, o ancora riflettere sull’uso di pelli e pellicce, sul consumo di carne o sui test di farmaci. Sicuramente, il denaro richiesto per l’acquisto non andrà ad arricchire nessuno ma contribuisce a incentivare e valorizzare i progetti degli allevatori, magari effettuando corsi di formazione aggiornati, o per apportare migliorie alle loro strutture ricettive, o ancora per assicurare cibo di qualità ai nostri amici a quattro zampe.