gatto_raffreddato

Vi siete mai domandati cosa facciano i gatti una volta oltrepassata la soglia della finestra o della porta di casa?

Una pronta e puntuale risposta potrebbe esserci fornita da un recente dossier formulato dall’Università della Georgia e della National Geographic Society degli Stati Uniti, che ha monitorato il comportamento di un gruppo di 60 gatti dell’area di Athens, sui quali sono stati montati piccole videocamere sul collare, al fine di controllare i propri spostamenti. Scartando una decina di monitoraggi inutilizzabili, sono stati ottenuti 50 controlli davvero molto curiosi.

Innanzitutto, i ricercatori hanno scoperto che il 44% dei gatti esce di casa per cacciare esseri animati o… inanimati. La caccia è insomma un comportamento innato, proprio dell’istinto felino, e a quanto pare irrinunciabile (molti dei gatti monitorati non mangiano nemmeno la loro preda dopo averla uccisa, con una media di animali uccisi pari a due a settimana, con solo il 25% di queste vittime che viene portato a casa in “omaggio” ai padroni).

Ancora, l’85% dei gatti si espone a comportamenti potenzialmente a rischio, come attraversare strade trafficate, litigare con altri gatti, bere o mangiare sostanze che non si conoscono, esplorare condotti idraulici o tubi di scappamento, entrare in feritoie, e così via.

Ma non solo: una decina di gatti ha infatti dimostrato di avere una “doppia vita”. Una volta usciti di casa sono andati a trovare la seconda famiglia o l’amante. Insomma, i gatti, ancora una volta, si dimostrano molto più simili agli umani di quanto possiate immaginare.