Come lavare un gatto: step da seguire e consigli
di Redazione
03/11/2021
Il gatto è un animale pulitissimo, che trascorre circa un terzo della sua giornata a leccarsi e lisciarsi il pelo in maniera assolutamente meticolosa, grazie anche all’elasticità che li caratterizza - sono infatti capaci di allungarsi e raggiungere qualsiasi parte del corpo-, ai denti e alla lingua -in grado di eliminare qualsiasi traccia di sporcizia, detriti, polvere, parassiti o residui.
Questo però, come ci ricordano anche i fondatori di Quipersianocicova, il 1° sito dedicato interamente al gatto persiano, non significa che non vada spazzolato.
Il minimo sindacale è una volta alla settimana, ma qualche minuto al giorno tutti i giorni sarebbe meglio, soprattutto se si tratta di gatti a pelo lungo come i gatti persiani, i siberiani, maine coon, i birmani e così via.
Bisogna infatti avere sempre cura del mantello del micio, onde evitare di dover ricorrere, nel peggiore dei casi, alla tosatura.
Che, lo rammentiamo, così come per i cani, andrebbe effettuata solo quando il pelo risulta intrattabile a causa di nodi o sporco particolarmente resistente.
Vediamo allora come lavare un gatto in maniera più dettagliata con tutti gli step da seguire e i consigli per una pulizia efficace e priva di sofferenza e fastidi.
Come lavare un gatto: il rito del bagno
Lo abbiamo definito rito perché effettivamente richiede la creazione di uno stato di relax e benessere assolutamente indispensabili. Armatevi di dolcezza e lentezza. Rendete l’ambiente più accogliente possibile: una temperatura dell’acqua anche fino a 38 gradi e, mi raccomando, zero correnti d’aria. Altri consigli utili sono:- rivestire il fondo della vasca da bagno con una superficie antiscivolo
- tenere a portata di mano molti asciugamani
- proteggete il pavimento con qualche tappetino.
- abituarlo al bagno sin dai tre mesi di vita
- tagliare (o far tagliare) le unghie in modo da proteggersi da eventuali graffi (chiaramente questo passaggio è opzionale)
- pettinarlo prima di bagnarlo
- distrarlo, magari con qualche gioco come si fa coi bambini molto piccoli
- mantenere la calma e non urlare
- se la situazione degenera, desistere.
- riempite la vasca con circa 10 cm d’acqua calda
- con le mani, delicatamente, bagnate il gatto intorno al collo, EVITANDO assolutamente la testa
- introducete il gatto nella vasca rassicurandolo
- EVITATE il flusso diretto dell’acqua, e continuate a bagnarlo con le mani, sino a quando il mantello non risulterà completamente umido
- insaponatelo massaggiando sempre in direzione del pelo (come accarezzandolo)
- NON TRALASCIATE le parti come l’addome e la zona genitale.
- panno pulito, asciugamano, guanto di tela, leggermente bagnati con acqua tiepida
- salviette umide per bambini
- shampoo a secco specifici (ma piuttosto costosi e non sempre efficaci).
Come tenere pulito un gatto
Curarsi di un gatto non significa solo lavarlo. Accennavamo prima alla spazzolatura. Si tratta di un’operazione da effettuare almeno una volta a settimana (se possibile tutti i giorni, soprattutto con razze a pelo lungo). La spazzola va usata sempre partendo dalla testa per poi procedere col resto del corpo, MAI al contrario. E non bisogna esercitare un’eccessiva pressione, per evitare fastidio o dolore. Generalmente si tratta di un’attività gradita, ma se così non fosse partite con sedute brevi e poi passate a quelle più prolungate. Dopo il mantello, gli occhi: basta una garza pulita o un panno umido. Per le orecchie (molto delicate ma soggette a depositi giallastri o brunastri) bisogna procedere assai delicatamente, utilizzando una semplice garza. La pulizia dei denti dei gatti non può avvenire con le stesse modalità di quelli umani, perché non sono lavabili; tuttavia potete:- controllare con una certa regolarità il colore
- verificare la comparsa del tartaro
- far mangiare all’animale delle crocchette
- fargli trovare sempre una ciotola con acqua fresca.
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