Come gli umani, la vita media di un felino dipende da molteplici fattori, e spesso i calcoli delle statistiche non sono affidabili: ma vive di più un gatto randagio o un micio di razza europea?

Vita media del gatto, fattori che la determinano

Quando si decide di adottare un gattino è normale chiedersi quanto tempo resterà  a farci compagnia con le sue fusa e con le sue grattate di divano, con i suoi balzi e i peli sparsi ovunque, soprattutto sui maglioni da cui è difficile toglierli. La vita media del gatto dipende da molti fattori e i calcoli fatti in base alle statistiche non sono molto affidabili. Solamente un veterinario può determinare con esattezza le condizioni di salute del felino, ma di certo non può predire l’aspettativa di vita del gatto. Esistono dei fattori che possono influire, anche a lungo termine, e compromettere inaspettatamente le condizioni fisiche dell’animale. Di sicuro, l’assenza o la presenza di determinate malattie e sicuramente dalla razza del gatto sono dei fattori importanti per determinare, con qualche approssimazione, quanto vivrà il micio.

Vita media del gatto europeo domestico

Iniziamo dal gatto europeo domestico: di sicuro, questo è un cado in cui la razza aiuta. Di solito, il gatto europeo ha una vita media più lunga dei suoi simili che vivono per la strada. Una regola generale è che un  animale accolto in una famiglia, comincia a sviluppare i primi segni di invecchiamento attorno al decimo anno di vita. Di solito, si inizia a vedere che perde atleticità e vivacità, diventa più solitario e pigro che mai, a volte anche più svogliato. Può anche capitare che il pelo inizi a diventare meno folto e che cambi comportamento, specie se si trova in presenza di altri gatti. Può diventare più aggressivo qualora gli esemplari più giovani si avvicinino alla sua cesta, o mostrarsi spaventato. Anche la castrazione e la sterilizzazione giocano un ruolo chiave, visto che allungano la vita del felino. Solo così si ha la certezza di prevenire il cancro alla prostata o all’utero e alle ovaie, oltre che il tumore alla mammella.

Vita media del gatto randagio

La vita media del gatto randagio è ardua da stimare, per il semplice fatto che è un animale che vive in strada. Da un lato, ha un fisico più temprato e resiste anche agli sbalzi di temperatura, ma dall’altro può essere affetto da patologie, prevenibili con la vaccinazione. A meno che qualche associazione non si preoccupi di sterilizzare la colonia dove vive e di effettuare i vaccini obbligatori, difficilmente un gatto randagio arriva a 4 anni. Queste parole dovrebbero essere da monito a chi, al giorno d’oggi, decide di abbandonare un micio in strada nonostante strutture come i gattili, o famiglie che potrebbero accogliere l’animale e dargli la possibilità di vivere per 10 anni e oltre. Ed ecco perché, quando si accoglie un gatto con un passato da randagio, bisogna fare attenzione e farlo visitare dal veterinario per curare eventuali malattie che porterebbero alla sua morte. Meglio una visita in più per precauzione, piuttosto che affrontare inevitabili conseguenze e far soffrire inutilmente il proprio pelosetto.

Vita media gatti di razza: il Siamese

Vediamo l’aspettativa di vita media dei gatti di razza pregiata, come ad esempio il Siamese, uno dei felini più affascinanti e delicati. Ha bisogno di parecchie cure per quanto riguarda l’alimentazione, la quale deve essere molto proteica (variando carne e pesce), e pochi carboidrati, mentre il pelo va spazzolato regolarmente e, per finire, strofinare il manto con pelle di daino per eliminare i peli morti e scongiurare i boli.

Vita media del Gatto Certosino

Anche il Certosino, gatto amatissimo soprattutto in Francia, è un animale desiderato e amato nella maggior parte dei casi, avendo anche un certo valore. Il problema di questo felino è che è molto ingordo, quindi tende a diventare obeso e ad avere dei problemi cardiovascolari e del metabolismo. Per questo è fondamentale consultarsi col veterinario riguardo le dosi di cibo umido e secco e non esagerare con gli snack.

Aspettativa di vita gatto, i felini da record

Insomma, la vita media di un gatto sano si aggira a 10 anni, ma ciò non toglie che ci siano delle eccezioni, date da felini che sono arrivati a un’età da record. Il gatto più vecchio è inglese e, anche se ora ha attraversato il ponte, i suoi 35 anni sono rimasti imbattuti. Famoso il gatto Stubbs, sindaco di una cittadina dell’Alaska, morto a 21 anni: chissà se i nostri mici arriveranno a questo traguardo?