I gatti potrebbero avere effetti negativi sulla salute delle donne in gravidanza. Questa la notizia molto sorprendente, che spesso circola sul web con spiegazioni troppo vaghe e che proveremo ad analizzare considerando i reali rischi, ai quali potrebbero essere soggette le future mamme. Il rischio teoricamente esiste secondo gli esperti e la malattia in oggetto, trasferibile dai gatti alle donne in gravidanza per effetti di grave entità, è la toxoplasmosi.
Nell’intervista rilasciata dalla dottoressa Elena Zannoni al portale Humanitas Salute, abbiamo tuttavia scoperto che la toxoplasmosi, malattia infettiva causata da un parassita comune in mammiferi e uccelli, con alcune accortezze può essere tenuta lontana dal proprio gatto, stando così lontani dal pericolo anche se ci si trova in fase di gravidanza.
“I gatti possono riscontrare la toxoplasmosi mangiando carni infette e l’unico modo per trasmettere questa malattia alle donne in gravidanza è il contatto tra esse e le feci dell’animale”, afferma l’esperta in Chirurgia Conservativa ed Endoscopica.
La dottoressa Zannoni aggiunge anche che le donne in gravidanza non dovrebbero avere problemi con i gatti domestici, portando i rischi a zero se si controlla il cibo che viene loro somministrato (preferendo assolutamente il petfood) per evitare che il gatto riscontri il parassita e facendo assolutamente in modo di non avere contatto con la terra (dove potrebbero essere presenti residui di feci dell’animale) utilizzando sempre guanti protettivi.
Che i gatti possono nuocere, anche gravemente, alla salute delle donne in gravidanza è dunque un fattore reale, come è vero che esiste la possibilità di annullare questo pericolo con semplici accortezze.