Padroni di felini, sapete cosa piace al vostro gatto? Se credete che la risposta sia mangiare, dormire ed esplorare siete in errore: ecco come rendere felice il proprio micio conoscendo il suo carattere e le cose che ama e odia di più

Come rendere felice un felino casalingo, libero e semilibero senza fatica

Il gatto è opportunista, indipendente, schivo e solitario. Queste caratteristiche sono le più comuni per descrivere questo straordinario animale domestico. Ma sarà vero? Gli anni trascorsi insieme all’uomo hanno inevitabilmente modificato la natura di semplice felino cacciatore in un animale domestico capace di un grande affetto. Molti proprietari sbagliano nel dire che un gatto è uguale a un altro e chi possiede più di un micio lo sa bene. Ci sono felini più affettuosi e altri più schivi, quelli più sonnecchianti e i più vivaci. Anche le categorie legate alla razza riescono solo in parte a identificare il gatto tipo. Il motivo principale è che solo la vita quotidiana insieme al proprio micio potrà far conoscere con il tempo il carattere dell’animale e le sue sfumature. Molta gente possiede un micio e crede di trattarlo da re e che sia felice, ma si è mai chiesta realmente cosa piace e cosa non piace all’animale, se odia o ama un determinato comportamento umano o lo tollera per amore del proprio padrone?

Felicità del gatto, conoscere il carattere felino

E’ stato dimostrato che i felini sono dotati di intelletto e che, come gli umani, odiano determinate cose e amano farne altre. Il carattere del singolo aiuta a determinare cosa piace e cosa no. Il gatto è un animale discreto e riservato che normalmente non ama il contatto fisico come un cane. Ci sono dei casi specifici, come ad esempio un gattino cucciolo di pochi mesi, cresciuto e abituato a coccole e manipolazioni umane. Però, se il suo carattere è riservato, si lascerà andare solo con la mamma e il papà umani e con le persone di famiglia, mai con estranei. Tendenzialmente, un micio si opporrà alle carezze insistenti e continue, a meno che non le cerchi lui stesso. Un gatto domestico non equivale sempre a un gatto felice. Spesso l’animale è annoiato e può aver bisogno di compagnia e di attenzioni da parte del proprietario. Si avvicinerà e si metterà a fare le fusa come riconoscenza. Non di rado sceglie la sua “vittima”, un membro della famiglia come punto di riferimento con il quale si lega in modo particolare. Diverso il discorso dei rapporti tra felini. Essi tendono a organizzarsi in gruppi sociali con una precisa gerarchia. Il contato fisico tra loro varia tra l’annusarsi le punte del naso alla toelettatura reciproca. Diversi studi hanno dimostrato che la convivenza è più serena se tutti i membri sono sterilizzati.

Cosa fare e non fare per un gatto felice

Ma alla fine, come rendere felice il proprio gatto senza fatica? Ovviamente, dandoli del cibo. Però non significa solo dargli da mangiare contando sulla voracità dei felini. I mici sono dei buongustai e anche se sono affamati, sicuramente rifiuteranno il contenuto della loro ciotola. Per una questione di salute, se si vuole prendere per la gola un gatto con appetito difficile, meglio inserire nella dieta il pesce sotto forma di cibo secco, cibo umido e fresco (attenzione alle lische). I gatti odiano l’acqua? Nì, nel senso che certamente un felino non si farà bagnare, però ama avere una ciotola di acqua fresca pronta da bere. Ed è per questo che tendono ad arrampicarsi sul lavandino del bagno: vedono scorrere acqua dal rubinetto e per loro è una goduria da bere. Importante è che cibo e liquido siano lontani tra loro e lontanissimi dalla lettiera, per questioni igieniche. L’istinto suggerisce all’animale di non bere acqua contaminata dalle carcasse morte degli animali cacciati. Anche se sono sotto forma di scatoletta di tonno o croccantini. E, dopo essersi rifocillati, i felini si devono dedicare a tre cose: affilare gli artigli, giocare dentro e fuori casa e la toelettatura. Poco importa se i padroni amorevoli compreranno palline, costosi tiragraffi e spazzole per i peli morti. Il felino, per sentirsi libero, può anche farsi le unghie sul cartone delle vecchie scatole e inseguire palline di carta, feltrini delle sedie o tappi di bottiglia caduti. Importante è divertirsi, anche se il gioco ha funzione educativa quando praticato tra loro. Un suggerimento è disseminare qualche scatola per casa, in modo da assecondare il bisogno di nascondersi. Un segreto per neutralizzare e calmare un gatto agitato? Imitare il momento della toilette: basta inumidire le mani e massaggiare dolcemente le zampe, il collo e la parte esterna delle orecchie, rispettando il bisogno del micio di prendersi i suoi spazi. E’ importante spiegarlo anche ai bambini, perché sei cani mordono, i gatti graffiano per difendersi e i rischi sono proporzionali all’arrabbiatura del felino.