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Ecco come i gatti sono diventati amici dell’uomo

Uomini e gatti si conoscono e si “amano” da circa 10 mila anni. Ma in che modo i nostri amici felini sono diventati “domestici”, pur mantenendo degli istinti predatori e indipendenti particolarmente significativi?

La risposta arriva da una recente ricerca che ha scoperto un gatto sepolto con tutti gli onori del caso, di fianco a un uomo, circa 10 mila anni fa, a Cipro. Una scoperta che fa pensare che già all’epoca il rapporto tra gli uomini e i felini fosse molto antico, e che è stato confermato dalla scoperta effettuata qualche anno fa, quando in un villaggio cinese furono trovati dei resti di alcuni gatti vissuti almeno 5.000 anni fa, in prossimità dei contadini.

Le ossa ritrovate (tra cui una mandibola e un osso pelvico) sono stati trovati vicini a resti di vasellame, utensili in pietra e ossa di alcuni animali in un sito archeologico assimilabile a una grande “pattumiera”. L’analisi al radiocarbonio effettuata sulle ossa ha tolto ogni dubbio: questi gatti mangiavano miglio, e si nutrivano dei roditori. Altri elementi hanno inoltre confermato gli indizi: la comunità aveva dei problemi con i roditori e utilizzava i gatti come “arma” alleata per sconfiggere tale pregiudizio per la salute del luogo.

Non solo: i resti dimostrano che il gatto aveva almeno sei anni, un’età certamente di difficile raggiungimento per un gatto selvatico. Occorrerà ora procedere con l’individuazione della specie dell’appartenenza, e di altri elementi che potrebbero migliorare la nostra conoscenza con gli antichi antenati dei felini domestici.

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