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Vi siete mai domandati in che modo i gatti riescano a bere? La risposta è in uno studio condotto da un team di ricercatori del MIT, Virginia Tech e Priceton University, alcune delle principali università degli Stati Uniti.

In particolare, si legge su Focus, l’idea di studiare la meccanica della “lappata” sarebbe stata attribuibile a Roman Stocker, un esperto di fluidodinamica, mentre osservava il suo gatto leccare il latte da una ciotola. Grazie a un antico filmato, Stocker ben sapeva che per bere i gatti protendono verso il basso la lingua con la punta ripiegata all’indietro (una sorta di “J” che forma una specie di mestolo). Il filmato dimostrava che la punta è la prima parte della lingua a sfiorare il latte, ma non spiegava come il gatto facesse a ingerire il liquido.

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Di qui ai tempi più moderni, la tecnologia ha potuto compiere degli interessanti passi in avanti, e mediante filmati in slow motion i ricercatori hanno notato che i gatti sfiorano la superficie del latte con la punta della lingua e, successivamente, la ritraggono velocemente, creando una sorta di colonna di liquido tra la superficie e la lingua in movimento. A questo punto i gatti bevono l’estremità superiore della colonna, sfruttandola come una “cannuccia”.

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Il perfetto equilibrio tra inerzia e gravità che genera la colonna di liquido è stato descritto scientificamente da Stocker sviluppando un modello matematico che utilizza il numero di Froude, un numero adimensionale che esprime il rapporto tra la forza di inerzia, uguale al prodotto della massa di un corpo per la sua accelerazione, e la forza di gravità, pari al prodotto della massa di un corpo per la gravità che su di esso agisce” – dichiara Focus – “Utilizzando i dati empirici relativi alla velocità di movimento e al peso della lingua, i ricercatori hanno scoperto che per tutti i felini, di qualsiasi dimensione, il numero di Froude è sempre quasi esattamente uguale a 1, a conferma di un equilibrio perfetto”.