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Il gatto è un animale indipendente, ma questo non vuol dire che ogni tanto non si debba pensare alla sua cura e alla sua pulizia. In alcune aree del corpo, infatti, il micio può fare ben poco e, in tal merito, le orecchie rappresentano certamente la zona sulla quale val la pena spendere le maggiori attenzioni.

Ma in che modo tenere in buona “forma” le orecchie del vostro gatto?

La prima cosa è cercare di capire come sono… “fatte”. Le orecchie hanno infatti una parte esterna, visibile all’occhio umano, di norma a forma di punta. All’interno c’è invece un condotto lungo pochi centimetri, che fa anticamera al vero e proprio nucleo interno: proprio in questa parte si concentra la maggior parte del cerume ed è possibile che si creino delle infezioni. Infine, l’orecchio interno, la zona più protetta, dove sono custoditi timpano, incudine, staffa e centri dell’equilibrio. Naturalmente, nelle operazioni di pulizia ci si dovrà limitare alla prima e alla seconda area, lasciando invece perdere la terza.

Stabilito quanto sopra, ne deriva che la pulizia dell’orecchio del gatto deve essere compiuta con grandissima attenzione, evitando di utilizzare dei bastoncini di cotone, che avrebbero la pericolosità di perforare il timpano o alimentare infezioni ai centri dell’equilibrio. Per una straordinaria pulizia in profondità, ricorrete sempre al veterinario.

Detto questo, per pulire l’orecchio del gatto è necessario che l’animale sia calmo: in questo modo eviterete graffi e morsi. Un rimedio – ammesso che il vostro micio non si spaventi – è quello di avvolgere il gatto in una coperta morbida, limitando in questo modo i suoi movimenti. A questo punto prendete dei batuffoli di cotone (come quelli usati per il truffo), lievemente inumiditi con acqua tiepida. Passate i batuffoli dal basso verso l’alto, evitando di bagnare eccessivamente l’orecchio. Se infatti il liquido dovesse entrare nell’orecchio, il gatto diventerà molto agitato.

Infine, ricordate che se si rendesse necessario agire proprio sul canale uditivo, non è consigliabile utilizzare strumenti artificiali. Molto meglio recarsi dal veterinario, dove l’esperto consulente applicherà gocce emollienti (a base di olio di mandorla o altre sostanze naturali) per rimuovere agilmente ogni residuo.