Le unghie del gatto hanno bisogno di cura, soprattutto se il nostro è un gatto prevalentemente domestico e non ha l’opportunità di consumarle durante le attività tipiche dei felini.

Ma è corretto tagliare le unghie del gatto? Oppure potremmo causargli problemi, fastidi o dolore? In realtà la scelta deve essere fatta in relazione allo stile di vita condotto dal gatto e all’ambiente che occupa con maggiore frequenza. Se è un gatto che vive al chiuso, le unghie andrebbero tagliate. Per i felini che invece passano la maggior parte della loro giornata all’aperto, questa procedura potrebbe essere superflua.

Purtroppo in pochi sanno come tagliare le unghie al gatto. Per questo motivo vogliamo darti qualche consiglio per procedere nel modo più corretto, causando meno inconvenienti possibili a fuffi ed evitando anche di causargli inutili dolori o fastidi.

Una premessa: non è affatto semplice

I gatti non amano essere immobilizzati, così come non amano che qualcuno afferri le loro zampe e interagisca con le loro unghie, che sono pur sempre uno strumento di difesa e di attacco. Il nostro felino è un predatore per natura e non prenderà di buon grado, almeno le prime volte, una spuntatina alle sue armi preferite.

Dovrà imparare a fidarsi di noi e dovremo cercare di tenere un atteggiamento calmo, paziente ma fermo. Il gatto è inoltre particolarmente insofferente sui cuscinetti: sono molto sensibili e fonte di fastidi importanti soprattutto nei felini di una certa età.

Di cosa abbiamo bisogno?

Di un buon tagliaunghie, che sia ben affilato e possa soprattutto tagliare di nett le unghie senza tentennamenti ed evitando di spezzarle. Perché in quel caso potremmo davvero causare del dolore al nostro amico a quattro zampe.

Naturalmente, la collaborazione del gatto è fondamentale per la buona riuscita dell’operazione. Questo, infatti, dovrà stare fermo perché il rischio, soprattutto nelle fasi iniziali, è quello di effettuare tagli maldestri andando a procurare potenziali danni al felino.

Come si opera

Prendiamo il polpastrello del gatto ed applichiamo una minima pressione. Questo permetterà alle unghie di fuoriuscire. Cerchiamo successivamente di spostare la zampa affinché l’unghia rimanga in posizione verticale e inseriamo quest’ultima all’interno delle lame. Infine, rapidamente ma delicatamente allo stesso tempo, procediamo al taglio.

Fin dove dovremo tagliare? La parte trasparente può essere asportata senza problemi. Evitiamo di toccare, come faremmo d’altronde con le nostre unghie, la parte colorata. In quel caso sarebbero dolori per il nostro gatto e perderemmo, probabilmente per sempre, la possibilità di svolgere questa operazione con il suo beneplacito.

Chi non dovesse essere molto esperto potrebbe procedere accorciando l’unghia poco per volta, fino a raggiungere la lunghezza desiderata. In questo caso ridurremmo enormemente la possibilità di fare del male al nostro gatto. E ci sentiremo anche più sicuri e fermi durante l’intera procedura.

Quando vanno tagliate le unghie del gatto?

Non esiste una periodicità prestabilita. Dipende molto dall’utilizzo che il gatto fa delle sue unghie. I felini più pigri e meno inclini al gioco, alla corsa e al salto potrebbero averne bisogno più di frequente. I più attivi, diversamente, potrebbero dilatare maggiormente nel tempo questa pratica.

L’orecchio può aiutarci in questo senso: se sentiamo le unghie del gatto battere sul pavimento quando questo cammina, vuol dire che sarà arrivata l’ora di accorciarle. Non servono strumenti importanti: basta una mano ferma, un po’ di pazienza e…. la piena fiducia del nostro gatto.