Il Burmese, detto anche “gatto zibellino” non ha origini ben precise.
Secondo la leggenda il Burmese era un gatto sacro, viveva nei monasteri, vicino ai sacerdoti e ai monaci birmani ed era in grado, grazie alla sua spiritualità, di mettersi in contatto con le divinità.
Burmese: storia e orgini della razza
I Burmesi di oggi discendono da una gattina nocciola, vagamente somigliante a un siamese.
Negli anni trenta questa gattina fu adottata da uno scienziato, che, innamoratasene, la portò con se a San Francisco.
Il suo padrone le trovò un compagno ma le prime cucciolate non somogliavano affatto a siamesi. Dopo tanti tentativi, accoppiamenti fra consangunei riuscì nel suo intento.
In pochi anni la razza fu riconosciuta, la seconda guerra mondiale frenò un po’ la sua espansione, che poi riprese.
Burmese: standard e morfologia
Il Burmese è oggi una delle razze più comuni e apprezzate. E’ un gatto robusto, pieno di fascino, dotato di grande appetito, che adora nutrirsi di pesce fresco.
Il mantello non ha bisogno di molte cure, spazzolarlo due volte alla settimana gli garantirà lucidità e salute.
E’ dotato di una grande forza, di cui però non fa uso nelle zuffe. E’ riconosciuto in ben dieci tonalità diverse di colore. Alcuni colori vengono raggruppati e giudicati come razza Malajana.
Il corpo è di taglia media, aggraziato, elegante ma anche muscoloso. Non deve essere grasso, il collo è lungo, il petto rotondeggiante, le gambe sottili e snelle, i piedi ovali, non deve assomigliare troppo al Siamese.
La testa è triangolare ma corta, le orecchie, medie, sono ben distanziate e arrotondate. Il naso presenta un piccolo solco.
Gli occhi devono essere grandi, brillanti ed espressivi. Tutte le gradazioni di giallo sono ammesse, anche il verde a volte, ma è preferibile il dorato.
La coda è dritta, di lunghezza media, non folta, arrotondata alla punta. Il pelo è corto, lucido, fitto, privo di sottopelo.
In tutte le varietà la parte inferiore del corpo è sempre un po’ più chiara sulla schiena. Non sono ammesse le striature.
Burmese: carattere e psicologia
Il Burmese si affeziona in modo incredibile ai suoi amici umani, e li accompagna ovunque, ama anche viaggiare con loro, è ubbidiente e giocherellone.
Pretende di essere preso in braccio, coccolato, vezzeggiato e accarezzato. Ottimo gatto, adatto anche ai bambini per la sua docilità.
In presenza di un estraneo un Burmese potrà rimanere indifferente oppure corrergli incontro, a seconda che gli ispiri fidicuia o meno.
Le sue reazioni non sono mai rumorose o violente. Vivace, curioso e silenzioso ha però un tono di voce molto potente.
I cuccioli di Burmese sono però scatenatissimi. Per fortuna questa turbolenza si placa in poche settimane. Il Burmese è un gatto sveglio, attento ma anche pensoso riflessivo.