Esseri umani e gatti possono condividere molto, chi li ama trascorre con loro molto del proprio tempo, tra giochi, momenti di relax, la vita quotidiana a tutto tondo.
Sono in nostra compagnia spesso anche durante i pasti, ad implorarci con i loro occhioni di lasciare un pò del nostro cibo, e spesso cediamo.
Occorre però stare molto attenti: non tutto ciò che è adatto al nostro organismo non lo è per loro e anzi può risultare pericoloso!
In particolare vi sconsigliamo 5 pietanze per i vostri mici, che nonostante le credenze popolari non solo possono risultare dannose ma in alcuni casi anche killer.
Il latte
Da sempre accomunato nel sapere comune come alimento di cui vanno ghiotti, in realtà può causare loro disturbi all’apparato digerente, anche diarrea.
E questo vale anche per i derivati dei latticini, come i formaggi.
Per cui l’immagine del gattino con la ciotola di latte è quantomeno errata e assolutamente evitabile per la sua salute.
Pesce crudo
Chi abita in zone portuali, frequenta mercati del pesce o semplicemente possiede un acquario in casa lo sa: i gatti vanno matti per i pesci, ne amano il sapore e da veri cacciatori sono mossi dall’istinto a cacciarli.
Eppure la carne cruda del pesce rallenta l’assorbimento della tiamina, che è una vitamina (B1) fondamentale per il metabolismo dei carboidrati e per attività neuronali. Una sua carenza si manifesta in vomito e inappetenza, e se prolungata provoca la morte di gatti e cani.
Delle porzioni saltuarie non comportano nulla di grave, l’importante è che non diventi una abitudine.
Tonno in scatola
E’ presente nelle nostre dispense e spesso ci salva la situazione. E’ pesce, già pronto e comodo, quindi anche nel caso non avessimo gli alimenti dedicati al nostro amico a quattro zampe ci può risultare utile. Eppure va loro dato con molta parsimonia.
Il tonno infatti contiene mercurio, che è tossico e alla lunga può danneggiare il sistema nervoso del nostro amico. Sono presenti inoltre alte quantità di sodio, anch’esso dannoso alla sua salute.
Vale anche qui lo stesso discorso fatto per il pesce crudo: dei pasti una tantum con tonno in scatola non creano danni, basta che non si inserisca nella normale dieta.
I dolci
Partiamo da un presupposto: le papille gustative del gattonon riconoscono il sapore dolce degli alimenti. Per cui quando se ne ciba, non lo fa per gusto ma perchè attratto dell’elemento grasso degli alimenti dolci o per sola curiosità.
Non riesce inoltre ad assimilare gli zuccheri presenti nei carboidrati, da cui ne deriva che anch’essi vadano dati col contagocce.
La sua dieta nel corso dei secoli di evoluzione si è delineata sempre più comecarnivora, e il suo organismo quindi si è impostato di conseguenza.
I dolci sono in primis vietati per questo animale, i rischi sono rappresentati daobesità e daldiabete.
Crocchette per cani
Può capitare, se cane e gatto condividono la stessa casa oppure gli stessi ambienti esterni, che spinto da curiosità il nostro micio vada a mangiare dalla ciotola di Fido.
Non si tratta di cibo adatto a lui, per differenti dosi di nutrienti che contiene.
Vitamine, proteine e altri elementi costitutivi di una corretta dieta per il cane non rientrano nelle stesse quantità nell’alimentazione adeguata ad un gatto, e viceversa.
E’ bene cercare di prevenire e controllare la situazione, sebbene (soprattutto in ambiente esterno) non sia sempre facile vigilare in ogni momento sulle azioni dei nostri amici felini.
Tuttavia la migliore alimentazione per il cane (carnivoro opportunista) e sopratutto per il gatto (carnivoro stretto) è quella fresca a base di carne cruda, la cosiddetta alimentazione BARF.