In vacanza sì, ma con il proprio micio. La maggioranza degli italiani, infatti, non ha dubbi sul fatto che andando in vacanza dovrebbe essere sempre possibile portare con sé i propri animali domestici che per molti sono in tutti e per tutto dei membri effettivi all’interno della propria famiglia.

Non a caso, da un’indagine che è stata realizzata dalla compagnia Sara Assicurazioni, attraverso il proprio Osservatorio, è emerso che il 57% degli italiani ritiene giusto che cani e gatti possano essere portati con sé in vacanza rispetto all’14% di chi opterebbe invece per lasciarli ad un parente, oppure ad un amico, ed all’11% che porterebbe il proprio gatto presso delle strutture dedicate.

La necessità e l’importanza di poter portare con sé il proprio gatto in vacanza emerge anche dal fatto che in Italia una famiglia su due accudisce tra le mura domestiche almeno un animale da compagnia che viene spesso visto anche come un amico fidato.

Di conseguenza è fondamentale che le strutture ricettive siano pronte ad accogliere non solo i clienti, ma anche i loro amici a quattro zampe contribuendo così a contrastare il grave fenomeno relativo all’abbandono. Basti pensare che, in accordo con quanto messo in risalto dalla LAV, ogni anno nel nostro Paese vengono in media abbandonati ben 80 mila gatti con la maggioranza di questi che poi rischia di morire a causa di incidenti.

Le strutture ricettive non organizzate, o che comunque non accettano l’ingresso di animali domestici, spesso non lo fanno solo per motivi di igiene, ma anche perché i loro padroni nell’accudire l’animale non hanno rispetto per le altre persone.