Esigenze e problemi specifici da affrontare per un micio vecchietto, ma sano

Invecchiare fa parte della vita e anche ai gatti succede. I nostri amici a quattro zampe, nella fase di invecchiamento, possono avere esigenze o specifici problemi specifici che devono essere affrontati al più presto, per non aggravare le condizioni di salute dei mici. Il processo di invecchiamento dei felini comporta un declino progressivo delle capacità fisiche e mentali e i padroni ne devono essere consapevoli, per dare loro la migliore assistenza possibile. E’ da tenere conto che non tutti i mici entrino nella vecchiaia allo stesso modo e alla stessa velocità. Un po’ come i cuccioli: anche se fano parte della stessa nidiata, qualcuno può essere più precoce dell’altro, oppure un micetto può ritardare lo sviluppo per una serie di cause o patologie. L’invecchiamento del gatto come l’età biologica dipende dalla genetica, dalla sua alimentazione e dallo stato generale di salute e delle condizioni di vita. Secondo le ricerche di esperti veterinari, la vecchiaia felina inizia tra gli otto e i nove anni di età. Come dice un vecchio adagio, prevenire è meglio che curare ed è meglio non aspettare che sia un caso geriatrico per curare come si deve il proprio animale domestico. I controlli annuali dal veterinario possono far risparmiare soldi ai padroni e far scoprire in tempo patologie silenti, ma letali. I mici, di solito, non manifestano dolore o sintomi finché non sono insopportabili, quindi se il gatto non è un pigro, ma sta insolitamente tranquillo sul divano, o beve troppo, o non mangia o mangia troppo, o ancora ha difficoltà ad andare in lettiera, è il caso di far visita al medico veterinario.

Invecchiamento gatto, problemi e cure per gli anziani

E’ anche vero che ogni razza specifica influenza l’approccio della medicina geriatrica veterinaria, visto che ognuna ha dei fattori di rischio. Oltre alle caratteristiche specifiche della razza, anche la sua storia genetica, l’ambiente e lo stile di vita del micio influenzano eccome la vecchiaia. Soprattutto se si tratta di un gatto sedentario o di un animale attivo. I problemi più comuni dei gatti anziani sono obesità, malattie dentali e malattie renali, ipertiroidismo, ipertensione, diabete, problemi cardiaci, problemi e infiammazioni intestinali, oltre che l’insorgere di tumori. Inoltre, la differenza la fa anche la castrazione e la sterilizzazione: si sa che i gatti castrati e le gatte sterilizzate non possono sviluppare cancro alla prostata, all’utero e alle ovaie.

La dieta per il vecchietto di casa deve essere varia, alternando cibo umido con cibo secco specifico per i gatti anziani. Il motivo è perché gli alimenti adatti all’invecchiamento del felino sono adatti a mantenere un tratto urinario sano e a prevenire danni ai reni e alle ossa. Inoltre, è importante ricordarsi i richiami dei vaccini obbligatori, come assicurarsi che l’ambiente dove vive l’animaletto sia pulito, protetto, senza sbalzi di temperatura (non troppo caldo o troppo freddo) e mettergli a disposizione acqua pulita e fresca, oltre che osservare scrupolosamente l’igiene in lettiera, cambiandola spesso e pulirla almeno una volta al giorno. Spazzolare il pelo del gatto spesso, non importa se sia a pelo lungo o a pelo corto. Questo serve per eliminare la peluria morta e impedire che il gatto soffra di boli di pelo. Inoltre, sarà la prove del nove per capire se gli antiparassitari fanno o meno il proprio dovere. Pulci e zecche possono essere fastidiose per i gatti giovani, ma deleteri per un vecchietto, il quale non solo può impazzire per il prurito fino a strapparsi i peli, bensì i parassiti possono attaccare al felino delle malattie che, in concomitanza con altri problemi di salute, possono far insorgere complicazioni anche letali.